Filastrocca marzolina

filastrocca marzolina

Come ogni anno, è arrivata la primavera. Alla buonora! – mi viene da aggiungere. In questi giorni di fine marzo, gli alberi fioriscono anche lungo le strade e nei giardini della mia città, riempiendola di vaporose nuvole profumate che virano dal bianco al rosa intenso. E, poco a poco, ci accorgiamo che le giornate si sono fatte più lunghe e soleggiate, mentre il tramonto tarda ad arrivare e la notte, gradualmente ma inesorabilmente, arretra. Proprio come notava Gianni Rodari nella sua Filastrocca marzolina, una delle poesie che ha dedicato alla stagione primaverile. E che vi lascio come piccolo dono, prima di chiudere il computer e prendermi un paio di settimane di stop, in concomitanza con le vacanze pasquali.

Buona primavera a tutti!

Filastrocca marzolina

Filastrocca di primavera,
come tarda a venire la sera.


L’hanno vista ferma in un prato
dove il verde è rispuntato,
un profumo di viole in fiore
l’ha trattenuta un paio d’ore,
ha perso tempo lungo la via
presso un cespuglio di gaggia,
due bimbi con un tamburo di latta
hanno incantato la sera distratta.


Adesso è tardi, lo so bene:
ma però la sera non viene.